Il Sile con la siccità è ricoperto di alghe, ma c'è anche il prolema dei rifiuti
Il livello del Sile è più basso, ma la siccità non è ipotesi che riguardi il fiume. Casomai il problema sono il proliferare di alghe nelle anse dove la corrente è più lenta, e i despositi di materiali. Ma c’è un altro elemento che vale la pena di essere considerato, oggi. A metterlo in evidenza è stato il presidente dell’Ente Parco Sile Arturo Pizzolon: l’inquinamento da scarichi. Il tema è noto: ancora tanta parte della fognatura del capoluogo viene scaricata (dopo il passaggio nelle vasche Imhoff) nel fiume. Se a cose normali questa situazione viene tollerata dalla quantità di acqua che circola, quando questa diminuisce – soprattutto per la minor portata di canali che sono derivati dalle prese del Piave, e da falde più scariche di circa tre metri – come sta avvenendo in questi giorni «il quantitativo di scarico nell’acqua può risultare maggiore creando una peggior qualità dell’acqua dal capoluogo in giù». Una eventualità, sottolinea Pizzolon, «che l’Arpav dovrà monitorare con attenzione per il benessere di flora e fauna». Video Fotofilm